TIXE n.13 - Libro: “Io ci vengo, però non mi affeziono a nessuno” di M.A. Morbelli
È la fine o un nuovo inizio?
Ma Buongiorno Tixeriani😁,
in questo nuovo numero di TIXE parliamo dell’esordio letterario di Mario Andrea Morbelli aka THEMORBELLI, artista piemontese con un animo da musicista e storyteller.
Flashback: Breve storia di un incontro
Abbiamo incontrato THEMORBELLI a un bellissimo evento musicale in quel di Bergamo. Affascinati dalla sua personalità e dai testi delle sue canzoni, ci siamo messi in testa di fare un evento live con lui e … dadan!
Siete tutti invitati! PER ISCRIVERSI: info@laserra.org
📚 Into the book:
tra surrealismo e neorealismo della vita di provincia.
Ma torniamo al libro…
Il protagonista senza nome (cosa assai curiosa) è un quasi trentenne che prova a difendersi dalle logiche della vita di provincia, attraverso il cinismo e il distacco.
Lui si sente diverso dai suoi coetanei e da tutti i modelli di individuo maschio etero proposti dalla società, solo che non sa ancora chi è veramente.
Dal libro:
“Sono Clark Kent incastrato nella cabina del telefono con una manica della camicia che mi blocca i movimenti , non riesco a trasformarmi, e nella cabina si sta stretti; per ora ci rinuncio e guardo gli altri super eroi che combattono e scopano fighe”.
Morbelli descrive con durezza e fedeltà le sensazioni di un’intera generazione di Millennials cresciuti ai margini delle speranze urbane.
Il vuoto, la noia, la paura e la nausea di istanti di vita sempre uguali a se stessi che si ripetono, le aspirazioni che cadono su un terreno vecchio e arido.
Dal libro:
“La vita di provincia è questa cosa qua. Si comincia da piccoli, si cresce sotto quattro lampioni che illuminano la sala d’aspetto, poi o si parte o si muore come moscerini all’alba. c’è la scelta alternativa, c’è il matrimonio, ci sono i figli, che bello. È tutto bellissimo, adesso che ci penso, bellissimo”.
☯️ Morire per rinascere:
il coma, il sogno, il risveglio.
La fuga è l’unica soluzione a una vita che non ci appartiene?
Nella parte centrale del romanzo, il protagonista decide di farla finita, gettandosi da una scogliera insieme ai suoi genitori a bordo di una Fulvia 1300 del ’76, ma al posto della morte trova la vita.
Una scena catartica, il momento clou in cui Morbelli esorcizza, attraverso il protagonista e scene al limite del surreale, il suo distacco dall’atteggiamento da adolescente capriccioso, dalle regole della famiglia, dalle credenze depotenzianti sulla società, per andare a prendersi il suo futuro.
Non serve a nulla fuggire, se poi continuiamo a portarci dietro noi stessi:
i più grandi (e forse gli unici) sabotatori della nostra realizzazione.
Per ora è tutto Tixeriani.
Segnate l’evento in agenda. Vi aspettiamo fra musica e parole e uno Spritz🍹…anche due😜!